Chi siamo

Nel lontano 1953 l’ENAL bandiva a Torre del Greco il primo concorso per gli appassionati del presepe. Tale concorso fu organizzato a distanza di 10 anni sia nel 1963 che nel 1973. Furono quelle solo delle manifestazioni, un momento celebrativo e niente più. Nel 1961 un gruppo di cultori del presepe, animati da una comune passione, diedero vita all’Associazione Amici del Presepio sezione di Torre del Greco che si affiliò all’Associazione Nazionale nata a Roma subito dopo il secondo conflitto mondiale. Il primo presidente della neo-associazione fu il prof. Umberto Acampora e fu proprio grazie al suo fervore che si andò costituendo e formando un numeroso gruppo di cultori. Le opere rappresentate a quei tempi rappresentavano lo spirito puro di una società nuova che inneggiava all’amore. L’Ermetismo e il simbolismo segnavano un epoca ed anche l’arte presepistica torrese ne fu espressione particolarmente significativa. Il presepe iniziava, così, ad avere uno spazio autonomo e significativo nel panorama delle tradizioni artistiche torresi. È doveroso, pertanto, ricordare coloro che nel 1961 diedero vita a quella che oggi è una realtà associativa conosciuta ed apprezzata in tutta Italia e all’estero: Acampora Umberto ( Dirigente Sezione ) Abilitato Crescenzo, Ascione Tonino, Castaldo Don Ciro, D’Auria Antonio, Di Cristo Ciro, Amgone Michele, Mazza Don Renato, Sanges Alfonso, Servito Don Luigi. L’associazione conobbe anni di smarrimento. Ma nel 1987 si riaggregò di nuovo ( “Fu di nuovo ricostituita” come si legge nei registri nazionali dell’Ass.Amici del Presepio di Roma) . Nonostante gli anni in cui l’Associazione fu inoperosa il Concorso “ Il più bel Presepio “ continuò a vivere. Dal 1982 al 1997 fu assegnato al vincitore il Trofeo intitolato a Monsignor Capano, mentre dal 1998 il Trofeo è intitolato alla Famiglia Scognamiglio. La magia del Presepe come per incanto riusciva a ravvicinare i cuori. Nel 1995, l’Associazione scelse di dedicare la sezione al Prof. Antonio D’Auria. Uomo che seppe colorare con professionalità, cultura, qualità artistiche non comuni e profonda umanità, la storia del presepe di Torre del Greco. Nel tempo nuovi Amici sono entrati a far parte dell’Associazione arricchendola di professionalità, carattere e calore umano. Nasceva la scuola di arte presepiale torrese che si distingueva dalle altre espressioni artistiche presenti sul territorio nazionale. Le opere degli artisti torresi sono conosciute ed apprezzate in tutto il mondo. Vedi le opere dell’architetto Aniello D’Antonio , esponente di spicco della nostra Associazione che ha realizzato opere in importanti sedi nazionali, europee ed extra-europee ( vedi Quirinale ex presidente della repubblica On. Scalfaro – Sala Clementina Palazzo Apostolico per Sua Santità Papa Giovanni Paolo II – Segreteria di Stato Vaticano per il Card. Tarcisio Bertone ).

La Associazione ha al sua attivo la realizzazione di eventi importanti come la Mostra d’arte Presepiale di Stoccarda , di Rubiera ( ReggioEmilia ), di Torre del Greco “Dalle tenebre alla luce”. Assidua è la partecipazione alle mostre collettive che si svolgono a Roma, Assisi, Montevergine, Salerno, Giffoni Valle Piana, Villa Campolieto. Opera della sezione è il Presepe esposto nella Sala Clementina dono fatto a Sua Santità Giovanni Paolo II. Sotto l’egida della Sezione si è svolto un convegno presso il benemerito Circolo Nautico , tema del convegno “ Storia del Presepe artistico tornese e differenze stilistiche da quello napoletano. Alcuni soci dell’Associazione organizzano da alcuni anni la mostra itinerante “ Presepi in carrozza “ appositamente, allestita su un vagone della Circumvesuviana. Mostre periodiche vengono poi allestite durante le festività natalizie in diverse chiese di Torre. Un presepe scenografico viene annualmente allestito nelle settecentesca chiesa di Santa Maria del Pianto attigua ai locali della Associazione Un ringraziamento va a tutti gli attuali soci che con la loro professionalità e abnegazione permettono alla Associazione di raggiungere traguardi di eccellenza che sino ad ieri erano inimmaginabili. La tradizione del Presepe a Torre continua, come pure la storia della Associazione Amici del Presepe sezione “ A. D’Auria animati tutti da una comune passione e da un comune amore per il Divin Bambino.

E’ tempo di mettere insieme il grande “ Ingegno “ di una terra quale è Torre del Greco, che fonda la sua travagliata storia tra il mare ed il Vesuvio.. Torre è da sempre una città ricca di arte e di tradizioni, sostenuta da una consapevole e profonda fede religiosa. In occasione del cinquantesimo anniversario della beatificazione del nostro parroco santo Vincenzo Romano, la Basilica di Santa Croce, all’interno dell’aula liturgica allestirà una mostra di presepi e di oggetti presepiali. L’Associazione Italiana Amici del Presepe – Sede A. D’Aria di Torre del Greco da sempre aperta al dialogo e in sinergia con tutte le forze libere, disinteressate ed appassionate presenti sul territorio ha accettato con grande piacere di partecipare con opere di alcuni soci alla mostra.\r\nL’Associazione Italiana Amici del Presepe di Torre del Greco, fonda le sue radici nella straordinaria storia del Presepe napoletano dando nel contempo alle opere realizzate dai suoi artisti una peculiare omogeneità e disposizione scenica che la connota in maniera unica e inconfondibile. Opulenza e teatralità tipiche del presepe napoletano che tendono a mettere in secondo piano l’evento salvifico della nascita del Divino fanciullo sono sostituite nel presepe torrese da un’armonia e una musicalità tutta nuova che ridà alla “ Sacra Famiglia “ una centralità scenica che è testimonianza dell’intimo coinvolgimento dell’artista, che realizza l’opera, nel mistero dell’incarnazione..\r\nL’evento straordinario sconvolge e coinvolge tutta la natura ed anche l’uomo e la sua intelligenza.. Il creatore diventa creatura per dare all’uomo cieli nuovi e terre nuove, per rassicurare l’uomo che le porte dell’eternità sono aperte, per incontrare la infinita misericordia e la luce abbagliante di Dio.

Torre del Greco è una città la cui storia è stata scritta da uomini con un profondo senso di appartenenza per la propria terra; una terra con un passato e delle tradizioni che affondano profonde radici nel mare e nelle lave del Vesuvio. Tradizioni che indifferenza ed apatia, oggi, stanno sotterrando per far posto a nuovi costumi di facciata che nulla hanno a che vedere con la “nostra terra”. L’Immacolata, la festa dell’Ottava, o’ presepe; tradizioni scolpite nel cuore e nell’animo di ogni torrese e che il “moderno” sta provando a sradicarne il ricordo. Il consumismo cerca di svilire la ricchezza spirituale di un popolo, di sostituirne i simboli e di modellarne gli uomini. E’ tempo, ora, di difendere la cultura della propria terra; è tempo di far rilucere le tradizioni che furono e che “dovranno continuare ad essere”. Con questo spirito l’Associazione Amici del Presepio Sez. “A. D’Auria” vuol dedicarsi alla riscoperta e rivalorizzazione del presepe, del suo significato religioso e del suo alto valore aggregativo. Da più di 2000 anni il Cristo nasce in una mangiatoia ed una misera capanna diviene luogo di unione e di incontro di milioni di uomini di buona volontà.\r\nDopo un Concorso a cui hanno partecipato molti iscritti dell’Associazione Amici del Presepio, sono stati raccolti numerosi bozzetti ed idee che l’architetto Nello D’Antonio ha sapientemente miscelato, dando vita ad un progetto grafico definitivo che ha destato l’ammirazione di quanti l’hanno visto e che in questa pagina viene mostrato. Tutta la composizione è racchiusa in un semicerchio con all’interno una scia di stelle e pianeti che circonda la terra. Punto focale della composizione è la rappresentazione della Natività, simbolo del Natale cristiano e luce del mondo. All’estremità del semicerchio la stella cometa avvolge tutta la composizione con il suo splendore. Sul lato destro della natività incenso e mirra segno della divinità e della morte di Cristo.